Da Ayotzinapa a Tlatelolco: Memoriale delle rimostranze contro lo Stato

Autori

  • Bruno Bosteels Columbia University

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/8901

Parole chiave:

Violenza dello Stato, Comune, Rimostranza, Ribellione, Memoria, Repressione

Abstract

In Messico, come mostra il caso del massacro del 1968 a Tlatelolco, una lunga tradizione impone di scrivere la storia in chiave tragica o traumatica partendo dai suoi momenti fondativi di violenza, come se l’impulso a ripetere potesse essere soddisfatto solo dall’impulso a ripetere il trauma. Questo saggio propone tuttavia di non dimenticare che l’impulso a rispondere alla violenza della repressione con un canto di dolore o un memoriale delle rimostranze diventa parte integrante dell’effetto di smascheramento dello spettacolo del potere sovrano inizialmente perseguito. Proprio perché è così terribilmente impressionante, la violenza dello Stato non solo è un sintomo di vulnerabilità ma è anche un modo per distogliere l'attenzione dai sogni utopici e dagli sforzi di resistenza e di autogoverno in atto prima dell'attacco puntuale della repressione. Traendo importanti insegnamenti dall’esperienza degli studenti scomparsi di Ayotzinapa, il punto non è lasciarci accecare dal potere della repressione, ma lasciarci illuminare dalla resistenza che la precede.

 

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Pubblicato

2018-12-31

Come citare

Bosteels, B. (2018). Da Ayotzinapa a Tlatelolco: Memoriale delle rimostranze contro lo Stato. Scienza & Politica. Per Una Storia Delle Dottrine, 30(59). https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/8901

Fascicolo

Sezione

Nel segno del “Sessantotto” (a cura di Sandro Mezzadra e Maurizio Ricciardi)