https://scienzaepolitica.unibo.it/issue/feedScienza & Politica. Per una storia delle dottrine2024-02-07T12:02:13+01:00Editorial teamdar.scienzaepolitica@unibo.itOpen Journal Systems<p><strong>Scienza & Politica – ISSN 1825-9618</strong> è un esperimento che dura ormai da più di trent’anni. Iniziata in formato cartaceo nel 1989, dal 2011 viene pubblicata esclusivamente in formato elettronico. «Scienza & Politica» si rivolge al panorama consolidato delle discipline scientifiche che si occupano del politico, più o meno ordinariamente divise in filosofia, storia, diritto, sociologia; con in più una storia specificamente dedicata al pensiero.</p>https://scienzaepolitica.unibo.it/article/view/19055Tra ragion di Stato e mercantilismo: il Breve trattato di Antonio Serra nella Napoli del XVII secolo2024-02-05T10:04:18+01:00Pietro Sebastianellipietro.sebastianelli@unina.it<p>L’articolo intende proporre una lettura del <em>Breve trattato sulle cause che possono far abbondare li regni d’oro e d’argento</em> di Antonio Serra incentrata su una storia delle arti di governo. Ricostruendo il dibattito napoletano sulle cause della crisi monetaria degli inizi del XVII secolo e focalizzando l’attenzione sul problema delle pratiche di governo della moneta, l’obiettivo del saggio è quello di sottrarre il trattato di Serra all’ipoteca di una retrospettiva sulla scienza economica per inquadrarlo all’interno dei problemi politici del proprio tempo.</p>2024-02-07T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Pietro Sebastianellihttps://scienzaepolitica.unibo.it/article/view/19056Vincolare l’analogia. Una geografia polemica dell’abolizionismo femminile2024-02-05T10:15:24+01:00Anna Guerinianna.guerini2@unibo.it<p>Il saggio analizza la polemica tra Sarah e Angelina Grimké, Catharine Beecher e Harriet Martineau sull'abolizione della schiavitù e i diritti delle donne, esaminando l'utilizzo di due strumenti critici: i «vincoli di femminilità» e l’«analogia» tra condizione della donna e dello schiavo. Da questo ricco e teso confronto, emerge in particolare che il riconoscere o meno il nesso tra dominio razziale e sessuale è determinante nella definizione di differenti concezioni della femminilità. Inoltre, queste differenze si ripercuotono sul modo di intendere i concetti chiave della democrazia e sulla possibilità di ripensarli criticamente.</p>2024-02-07T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Anna Guerinihttps://scienzaepolitica.unibo.it/article/view/19057Merito e diseguaglianza nelle riflessioni sulla scuola di Antonio Gramsci2024-02-05T10:23:04+01:00Salvatore Cingarisalvatore.cingari@unistrapg.it<p>Il saggio ricostruisce l’utilizzo da parte di Gramsci del tema del “merito” nel suo discorso sulla scuola e l’educazione. Negli scritti pre-carcerari la critica ai privilegi delle classi più abbienti viene svolta sulla base di una rivendicazione dei meriti dei tanti soggetti di famiglie proletarie impossibilitati a coltivarli e farli valere. Nei <em>Quaderni dal carcere</em> tale posizione viene inserita nel quadro di uno Stato Nuovo, in cui la classe dirigente viene selezionata su un corpo sociale interamente messo in grado di partecipare cognitivamente all’autogoverno del lavoro. Vengono anche segnalati significativi parallelismi con i concetti bourdesiani di habitus e riproduzione.</p>2024-02-07T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Salvatore Cingarihttps://scienzaepolitica.unibo.it/article/view/19058Un liberalismo in bilico. John K. Galbraith tra tecnostruttura e countervailing power2024-02-05T10:33:01+01:00Roberta Ferrariroberta.ferrari6@unibo.it<p>Gli anni Sessanta e Settanta costituiscono un tornante fondamentale della democrazia statunitense segnato dall’apogeo del <em>liberalism</em> e dalla sua crisi. In questo contesto uno dei più noti economisti americani, John Kenneth Galbraith, osserva come la tecnologia, il suo avanzamento costante, trasforma il rapporto tra Stato e mercato e ridefinisce il ruolo delle istituzioni nella società. La sua critica alla tecnostruttura della <em>corporation</em>, come forma di una pianificazione totalitaria che si oppone al mercato e lo domina, è diretta a svelare il progetto di governance sociale che essa cela. Nella sua trilogia dedicata al nuovo stato industriale e a quella che chiama «società opulenta» emerge una nuova concettualizzazione del potere sociale e della possibilità di ristabilire un’autorità pubblica su di esso.</p>2024-02-07T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Roberta Ferrarihttps://scienzaepolitica.unibo.it/article/view/19059Postdemocrazia o de-democratizzazione? Alcune riflessioni tra storia e politica sul dibattito contemporaneo2024-02-05T10:38:47+01:00Elia Zaruelia.zaru2@unibo.it<p>Il saggio ricostruisce e analizza alcuni snodi del dibattito contemporaneo sulla crisi della democrazia, alla luce delle idee di «postdemocrazia» e «de-democratizzazione» e del legame tra crisi della democrazia e neoliberalismo rispetto al rapporto tra politica, democrazia, uguaglianza e azione collettiva. Il primo paragrafo è dedicato al lemma «postdemocrazia» e ne rintraccia le radici storico-teoriche nella «semantica del post». Il secondo paragrafo mostra il modo in cui in ottica neoliberale la crisi della democrazia non rappresenti un problema (come inteso dalla «postdemocrazia»), ma una soluzione a un problema rappresentato dall’eccesso di democratizzazione della società. A questo scopo, si traccia un collegamento tra le considerazioni espresse nel Report della Commissione Trilaterale (1975) e le proposte epistocratiche più recenti. Infine, dopo una breve analisi delle critiche all’epistocrazia, esposte nel terzo paragrafo, il quarto delinea alcune conclusioni che riallacciano il discorso della crisi della democrazia alla questione dell’uguaglianza e dell’azione collettiva.</p>2024-02-07T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Elia Zaruhttps://scienzaepolitica.unibo.it/article/view/19076«Eine föderal strukturierte Geschichte»: Koselleck e la storia costituzionale europea2024-02-06T17:25:57+01:00Sandro Chignolasandro.chignola@unipd.it<p>Il saggio affronta i concetti di «Stato» e di «Federalismo» all'interno dell'analisi di Reinhart Koselleck che traduce in prassi collettive le strutture della fatticità heideggeriana, radicando, con Schmitt, la concettualità giuridica sul concreto della sociologia. Analizzando alcune voci fondamentali dei <em>Geschichtliche Grundbegriffe</em> (S<em>taat, Souveranität, Bund, Bündnis, Föderalismus, Bundesstaat</em>) viene ricostruito il modo in cui Koselleck formula una prognosi immediatamente politica in merito al processo di unificazione europea, evidenziando che il federalismo, lungi dall’essere solamente un reperto archeologico del passato, rappresenta una risorsa per un ordine politico postnazionale.</p>2024-02-07T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Sandro Chignolahttps://scienzaepolitica.unibo.it/article/view/19046Infrastrutture e piattaforme. Mutazioni politiche emergenti2024-02-04T17:22:41+01:00Niccolò Cuppininiccolo.cuppini@supsi.ch<p>L’articolo si struttura in tre parti. Inizialmente definisce una serie di riquadri per delineare lo sfondo morfo-genetico del prendere forma e affermarsi del capitalismo infrastrutturale e di piattaforma. In secondo luogo, si presentano le caratteristiche attuali di piattaforme e infrastrutture, la loro articolazione reciproca e la relazione con una costellazione di altri poteri. Il terzo passaggio discute i termini attraverso cui il potere descritto dalla convergenza tra “piattaformizzazione delle infrastrutture” e “infrastrutturazione delle piattaforme” definisce forme inedite rispetto al passato avanzando tre proposte di analisi: la necessità di “superare” la codificazione del “potere infrastrutturale”, l’emersione del “potere algoritmico” e la sua natura “duale”.</p>2024-02-07T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Niccolò Cuppinihttps://scienzaepolitica.unibo.it/article/view/19047Mettere in primo piano il capitalismo infrastrutturale: la doppia logica dello sviluppo ferroviario ad alta velocità e i suoi conflitti di classe in Cina2024-02-04T17:58:48+01:00Peier Chenpeierchen2@ln.hkNgai Punnpun@ln.edu.hk<p>Le ferrovie ad alta velocità in Cina sono un progetto epocale che segna l’avvento del capitalismo infrastrutturale nell’era del capitale monopolistico. L’articolo sostiene che i progetti infrastrutturali cinesi, una forma distintiva di geografie del capitalismo, svolgono diversi ruoli, tra cui quello tecnologico, sociale, economico-spaziale e geopolitico, con l’obiettivo di affrontare la precedente crisi economica del 2008 e di espandere e consolidare ulteriormente il potere territoriale. Per concettualizzare il momento contemporaneo delle dinamiche capitalistiche come capitalismo infrastrutturale e la sua relazione con i conflitti di classe, il presente scritto supera la dicotomia tra logica del capitale e logica del potere territoriale. Questo articolo sottolinea la rilevanza politica dei progetti infrastrutturali nel creare contraddizioni di classe invisibili, in particolare spingendo un’ampia fascia di masse operaie colpite da tali progetti a intraprendere azioni individuali e collettive. Contribuisce a chiarire la relazione dialettica tra le geografie del capitalismo e le geografie del lavoro.</p>2024-02-07T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Peier Chen, Ngai Punhttps://scienzaepolitica.unibo.it/article/view/19049Il potere delle piattaforme come infrastrutture. Tecnica, estetica, egemonia2024-02-04T18:10:08+01:00Mattia Frapportimattia.frapporti2@unibo.it<p>È ormai diffusa la letteratura che mostra il carattere infrastrutturale delle piattaforme digitali. Brevemente sondata, ma sostanzialmente assunta questa dimensione, in questo articolo l’obiettivo è indagare le implicazioni politiche di tale categorizzazione. Nello specifico, risulterà particolarmente centrato analizzare il carattere tecnico, estetico ed egemonico del potere delle piattaforme, le declinazioni in termini governamentali, e le sfide che esse pongono all’attore statale.</p>2024-02-07T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Mattia Frapportihttps://scienzaepolitica.unibo.it/article/view/19050Infrastrutture e spazi politici nei processi globali: stati-piattaforma, agglomerati transnazionali, corridoi2024-02-04T18:18:05+01:00Giorgio Grappigiorgio.grappi@unibo.it<p>Le infrastrutture e la logistica sono dimensioni costitutive dei processi globali e un campo di costante ridefinizione del rapporto tra spazi politici e spazi del capitale. Utilizzando contributi critici provenienti da diversi ambiti disciplinari, l’articolo analizza il rapporto tra un quadro internazionale segnato dagli effetti delle trasformazioni logistiche, dai processi di infrastrutturazione e dal rinnovato attivismo statale, concentrandosi sull’emergere degli Stati-piattaforma, degli agglomerati transnazionali e dei corridoi come spazi politici.</p>2024-02-07T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Giorgio Grappihttps://scienzaepolitica.unibo.it/article/view/19051Le case sono infrastrutture? Riproduzione, intimità e lavoro negli spazi domestici2024-02-04T18:26:03+01:00Carlotta Cossuttacarlotta.cossutta@unimi.it<p>Il testo prende in esame lo spazio domestico e le relazioni che lo caratterizzano attraverso il tentativo di leggerli come un’infrastruttura sociale. Pensare la casa come infrastruttura significa anche ampliare la concezione di cosa sia un’infrastruttura e riflettere sulla relazione tra politica e intimità per mettere in discussione i confini tra pubblico e privato. Inoltre, osservare la casa attraverso la dimensione infrastrutturale permette di mettere la centro il lavoro riproduttivo non solo come lavoro ma anche come elemento centrale per l’infrastruttura sociale.</p>2024-02-07T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Carlotta Cossuttahttps://scienzaepolitica.unibo.it/article/view/19052Ingegneria delle infrastrutture viventi: l'economia biopolitica delle architetture di pioppo nell'Antropocene2024-02-04T18:39:27+01:00Erica Borgerica.borg@kcl.ac.ukAmedeo Policantepolicante@fcsh.unl.pt<p>Nel contesto della presente crisi climatica ed ambientale, istituzioni pubbliche e private promuovono la costruzione di ‘infrastrutture viventi’. L’articolo analizza l’economia biopolitica che caratterizza questi progetti, concentrandosi sull’infrastrutturalizzazione del pioppo: un genus botanico ampiamente utilizzato come ‘barriera contro la desertificazione’, ‘struttura di fitorisanamento’, e ‘pozzo di assorbimento di anidride carbonica’. Questi progetti mobilizzano il metabolismo della cellula vivente, dando forma a nuove reti di potere bio-infrastrutturale ed elaborate strategie di accumulazione del capitale.</p>2024-02-07T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Erica Borg, Amedeo Policantehttps://scienzaepolitica.unibo.it/article/view/19061Il crocevia groziano. A proposito della nuova edizione italiana de Il diritto di guerra e di pace di Ugo Grozio2024-02-05T15:18:58+01:00Luca Scuccimarraluca.scuccimarra@uniroma1.it2024-02-07T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Luca Scuccimarra