Una «nuova società arriverà»: C.L.R. James nella civilizzazione americana
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/21151Parole chiave:
C.L.R. James, Stati Uniti, American Civilization, Marxismo, ConservatorismoAbstract
Comunista caraibico, storico dei movimenti neri e panafricani, C.L.R. James è stato un pioniere degli studi culturali, spesso dimenticato ma importante per la sua influenza sul movimento nero e anticoloniale e sulle lotte operaie dalla fine degli anni Trenta agli anni Sessanta. Il saggio presenta una lettura critica di American Civilization che James scrisse tra il 1949 e il 1950, pubblicato solo quattro anni dopo la sua morte nel 1989. Sebbene il manoscritto non sia mai stato completato, il suo significato storico rimane intatto per la sua visione pervasiva degli Stati Uniti e per il suo modo di tradurre il pensiero marxiano nella cultura e nella politica statunitense. Mentre la storiografia ha preso in considerazione il manoscritto per il suo contributo agli studi culturali, il saggio lo considera come il suo “manifesto politico” per gli Stati Uniti. Collocando James nel contesto intellettuale del suo momento statunitense (1938-1953), il saggio ricostruisce la sua critica alla letteratura sociologica e manageriale, in particolare a Elton Mayo e Peter Drucker, e all’ascesa di una “filosofia controrivoluzionaria”, in particolare a Richard Weaver. American Civilization porta alla luce una continua lotta operaia nella sua potenziale connessione con l’antagonismo nero e delle donne.
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