Un liberalismo in bilico. John K. Galbraith tra tecnostruttura e countervailing power
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/19058Parole chiave:
Planning, Tecnologia, Stato industriale, Corporation, TecnostrutturaAbstract
Gli anni Sessanta e Settanta costituiscono un tornante fondamentale della democrazia statunitense segnato dall’apogeo del liberalism e dalla sua crisi. In questo contesto uno dei più noti economisti americani, John Kenneth Galbraith, osserva come la tecnologia, il suo avanzamento costante, trasforma il rapporto tra Stato e mercato e ridefinisce il ruolo delle istituzioni nella società. La sua critica alla tecnostruttura della corporation, come forma di una pianificazione totalitaria che si oppone al mercato e lo domina, è diretta a svelare il progetto di governance sociale che essa cela. Nella sua trilogia dedicata al nuovo stato industriale e a quella che chiama «società opulenta» emerge una nuova concettualizzazione del potere sociale e della possibilità di ristabilire un’autorità pubblica su di esso.
Downloads
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2023 Roberta Ferrari
Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.