Classe, ceto e strato nella sociologia della religione di Max Weber

Autori

  • Stefan Breuer Università di Amburgo

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/12066

Parole chiave:

Classe, Ceto, Stratificazione religiosa, Sacerdoti, Intellettuali

Abstract

Nell’opera giovanile di Weber, che si occupa prevalentemente di problemi di politica agraria, i concetti di “classe” e “ceto” vengono talvolta distinti ma perlopiù utilizzati come sinonimi. Solo a partire dal 1909, nel corso del suo lavoro a Economia e società e all’Etica economica delle religioni universali, Weber ha avvertito l’esigenza di una maggiore differenziazione concettuale. Le “classi” hanno il loro posto esclusivamente nell’ordinamento economico, mentre i “ceti” sono collocati nell’ordinamento sociale, formandosi attraverso la suddivisione del «prestigio sociale» o «onore», che a sua volta deriva da diverse fonti, tra cui anche quelle di tipo religioso. Il saggio studia le forme della stratificazione religiosa, che nascono dalla conoscenza del rituale e dei precedenti, dalla competenza nella scrittura o da uno specifico sapere riguardante le condizioni di possibilità della redenzione.

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Pubblicato

2020-12-28

Come citare

Breuer, S. . (2020). Classe, ceto e strato nella sociologia della religione di Max Weber. Scienza & Politica. Per Una Storia Delle Dottrine, 32(63), 41–61. https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/12066

Fascicolo

Sezione

Weber rinasce a cent’anni dalla morte (a cura di Furio Ferraresi)