Le origini intellettuali della rivoluzione italiana: il ‘68 e la sua genesi

Autori

  • Michele Filippini Università di Bologna

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/8903

Parole chiave:

1968, Nuova sinistra, Operaismo, Movimenti italiani, Quaderni rossi

Abstract

Il ‘68 italiano, rispetto allo stesso movimento in altri paesi europei, si caratterizza per la sua lunga durata e per la sua particolare intensità. Si tratta infatti di un movimento che ha prodotto effetti potenti e duraturi sulla società italiana per almeno un decennio, con un impatto ben visibile nella persistente memoria storica dell’evento che si ripresenta anche ai giorni nostri. Ma lo scoppio del ‘68, come le conquiste sociali e legislative degli anni ‘70, devono le loro condizioni di possibilità a una rottura, politica ma soprattutto teorica, che si è verificata in precedenza, all’inizio degli anni ‘60. Risalire alla genesi della rottura dell’immaginario conservatore degli anni ‘50, oltre ad essere un’operazione di storia intellettuale, può essere utile per indagare come emerge la “novità teorica”, in questo caso attraverso una rottura con la tradizione tesa però alla sua riattivazione.

 

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Pubblicato

2018-12-31

Come citare

Filippini, M. (2018). Le origini intellettuali della rivoluzione italiana: il ‘68 e la sua genesi. Scienza & Politica. Per Una Storia Delle Dottrine, 30(59). https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/8903

Fascicolo

Sezione

Nel segno del “Sessantotto” (a cura di Sandro Mezzadra e Maurizio Ricciardi)