Classe, ceto e strato nella sociologia della religione di Max Weber
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/12066Parole chiave:
Classe, Ceto, Stratificazione religiosa, Sacerdoti, IntellettualiAbstract
Nell’opera giovanile di Weber, che si occupa prevalentemente di problemi di politica agraria, i concetti di “classe” e “ceto” vengono talvolta distinti ma perlopiù utilizzati come sinonimi. Solo a partire dal 1909, nel corso del suo lavoro a Economia e società e all’Etica economica delle religioni universali, Weber ha avvertito l’esigenza di una maggiore differenziazione concettuale. Le “classi” hanno il loro posto esclusivamente nell’ordinamento economico, mentre i “ceti” sono collocati nell’ordinamento sociale, formandosi attraverso la suddivisione del «prestigio sociale» o «onore», che a sua volta deriva da diverse fonti, tra cui anche quelle di tipo religioso. Il saggio studia le forme della stratificazione religiosa, che nascono dalla conoscenza del rituale e dei precedenti, dalla competenza nella scrittura o da uno specifico sapere riguardante le condizioni di possibilità della redenzione.
Downloads
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2020 Stefan Breuer
Questo articolo è soggetto a licenza Creative Commons Attribution 3.0 Unported License.