Vim suam in alium transferre naturali modo nemo potest. Potere e diritto, democrazia e anarchia nel De Cive di Hobbes
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/9618Parole chiave:
Hobbes, Potere, Diritto, Democrazia, AnarchiaAbstract
Il presente articolo si concentra sugli interrogativi lasciati aperti dall'impossibilità di un trasferimento “naturale” delle forze dagli individui allo Stato. In questo senso, esso mostra come il discorso hobbesiano si articoli su almeno due livelli: uno dominante, che vede la forza o potenza come una conseguenza del diritto, e uno più defilato, quasi rimosso, che vede invece il diritto come una conseguenza di forza o potenza. Attraverso questo percorso esso mira a chiarire in che senso ed entro quali limiti la democrazia possa rappresentare, se non l’orizzonte ultimo della politica hobbesiana, almeno il rimosso che ne struttura invisibilmente il discorso.Downloads
Pubblicato
2019-07-01
Come citare
Toto, F. (2019). Vim suam in alium transferre naturali modo nemo potest. Potere e diritto, democrazia e anarchia nel De Cive di Hobbes. Scienza & Politica. Per Una Storia Delle Dottrine, 31(60). https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/9618
Fascicolo
Sezione
Hobbes e il potere. Dalla fisica alla teologia, dalla teoria delle passioni alla politica
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