Il potere della persuasione. Retorica, giudizio comune e machiavellismo in Hobbes

Autori

  • Guido Frilli Università di Firenze

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/9615

Parole chiave:

Hobbes, Persuasione, Religione, Giudizio comune, Machiavelli, Democrazia

Abstract

In questo articolo, esploro l’elusiva funzione della retorica come strumento di pacificazione politica. Con riferimento alla dottrina hobbesiana della fondazione profetica degli Stati, sostengo che la retorica, benché abbia in molti casi esiti dannosi e sediziosi, può talvolta coltivare gli uomini e renderli più socievoli. Intendo in questo modo ridimensionare la denuncia hobbesiana del carattere sovversivo della persuasione, e mettere in questione il presunto disprezzo di Hobbes per il giudizio comune come intrinsecamente ingannabile e passivo. In conclusione, argomento come vi sia su questo punto – benché ciò comporti tensioni che minacciano l’unità della teoria hobbesiana – più continuità tra Hobbes e Machiavelli di quanto di solito si ammetta.

Downloads

Pubblicato

2019-06-29

Come citare

Frilli, G. (2019). Il potere della persuasione. Retorica, giudizio comune e machiavellismo in Hobbes. Scienza & Politica. Per Una Storia Delle Dottrine, 31(60). https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/9615

Fascicolo

Sezione

Hobbes e il potere. Dalla fisica alla teologia, dalla teoria delle passioni alla politica