La determinación de la libertad, en John Locke
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/8392Parole chiave:
Libertà, Ragione, Legalità, Cristianesimo, LockeAbstract
La libertà non ha un significato univoco nell’opera di Locke, nonostante la sua centralità. È intesa come un dovere e un diritto, ma anche come un potere o, come si sostiene in questa sede, come uno stato. Le variazioni dell’idea di libertà tra il Saggio sull’intelletto umano (1690) e il Secondo trattato sul governo (1690), tra le edizioni e in relazione a testi giovanili o posteriori, come Ragionevolezza del cristianesimo (1695), permettono di pensare la libertà come problema (soprattutto politico) prima che come evidenza. Essa si afferma come la caratteristica più eccelsa della natura umana e allo stesso tempo come sintomo della sua precarietà e corruzione. La libertà segue lo stesso percorso della ragione, in un pensatore che scrive per indagare i loro limiti, non per considerarli aggirabili.
Downloads
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2018 Cecilia Abdo Ferez
I diritti d'autore di tutti i testi nella rivista appartengono ai rispettivi autori senza restrizioni.
La rivista è rilasciata sotto una licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (codice legale completo).
Vedere inoltre la nostra Open Access Policy.
Metadati
Tutti i metadati dei materiali pubblicati sono rilasciati in pubblico dominio e possono essere utilizzati da ognuno per qualsiasi scopo. Questi includono i riferimenti bibliografici.
I metadati – riferimenti bibliografici inclusi – possono essere riutilizzati in qualsiasi formato senza ulteriori autorizzazioni, incluso per scopo di lucro. Chiediamo cortesemente agli utenti di includere un collegamento ai metadati originali.