L’"invenzione" della classe operaia come formazione discorsiva e la genesi del metodo empirico delle scienze sociali in Francia (1830-48)

Autori

  • Federico Tomasello Università di Firenze

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/6613

Parole chiave:

Movimento operaio, Scienze sociali, Diritto del lavoro, Classe operaia, Questione sociale.

Abstract

Il saggio indaga taluni processi attraverso cui in Francia il "mondo del lavoro" è venuto costituendosi come soggettività collettiva ed è stato istituito in quanto oggetto di scienza e di politiche pubbliche. A partire dall’insurrezione dei tessitori lionesi del 1831, in cui la storiografia è solita indicare l’‘atto di nascita’ del movimento operaio europeo, la prima parte ricostruisce alcune coordinate di questo processo di soggettivazione politica evidenziando il rilievo della sua dimensione linguistica e discorsiva. Nella seconda parte si osserva poi l’attivazione di pratiche d’indagine della questione sociale in cui emerge il metodo empirico delle moderne scienze sociali e, parallelamente, la dimensione del lavoro operaio viene messa a fuoco e isolata come ambito di indagine scientifica, centro di imputazione di diritti e oggetto di pratiche amministrative.

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Pubblicato

2016-12-31

Come citare

Tomasello, F. (2016). L’"invenzione" della classe operaia come formazione discorsiva e la genesi del metodo empirico delle scienze sociali in Francia (1830-48). Scienza & Politica. Per Una Storia Delle Dottrine, 28(55). https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/6613

Fascicolo

Sezione

Saggi