La purezza perduta. Il sociale nei femminismi otto-novecenteschi
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/6203Parole chiave:
Suffragismo/anti-suffragismo, differenza sessuale, Joan Wallach Scott, Hubertine Auclert, Social PurityAbstract
La Social Purity agisce per tutta una parte della vicenda femminista otto-novecentesca francese e anglosassone (Inghilterra e Stati Uniti) come veicolo di istanze molteplici: dal pieno riconoscimento della differenza sessuale nel repubblicanesimo sociale e ‘differenzialista’ di Hubertine Auclert in Francia, al moderato rifiuto di ogni purezza imposta dall’alto da parte di Josephine Butler in Inghilterra, fino al rovesciamento assoluto dell’idea di superiorità morale femminile ad opera del New Womanism americano, attraversato dalla spinta uguale e opposta ad uscire definitivamente dal ‘sociale’, individualizzando e de-femminilizzando l’atto di liberazione sessuale. Il tutto in un gioco ininterrotto di azioni e reazioni talvolta paradossali, che intrecciano insieme suffragismo e anti-suffragismo, contestazione della complementarietà coniugale e tentazioni mai sopite di controllo etero o auto-imposto.
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