Politica dell’algoritmo: tecnologie, poteri, teorie

Autori

  • Isabella Consolati Politecnico di Torino
  • Paola Rudan University di Bologna

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/19949

Parole chiave:

Politica dell’algoritmo, Tecnologia e politica, Storia concettuale della tecnologia, Potere, Riproduzione sociale

Abstract

L’introduzione alla sezione monografica Politica dell’algoritmo: tecnologie, poteri, teorie, prende in esame il nesso tra tecnologia e politica a partire dal modo in cui la prima, e in particolare le tecnologie guidate dagli algoritmi, ha investito irreversibilmente le coordinate istituzionali e sociali entro le quali si è costituito il canone politico moderno, attivando una soglia storica nella quale mutano le forme dei rapporti sociali di dominio, si determinano le possibilità della loro contestazione da parte di uomini e donne che sono collocati in posizioni diverse nei rapporti societari, e si ridefinisce complessivamente la semantica del potere. La «politica dell’algoritmo» riguarda il modo in cui i rapporti sociali sono incorporati nella tecnologia e, di conseguenza, sono riprodotti, legittimati e istituzionalizzati dalla tecnologia. Il suo studio va quindi collocato nell’ambito della storia costituzionale che, nel punto di connessione tra storia sociale e dei concetti, apre il campo di una storia concettuale della tecnologia.

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Pubblicato

2024-07-03

Come citare

Consolati, I., & Rudan, P. (2024). Politica dell’algoritmo: tecnologie, poteri, teorie. Scienza & Politica. Per Una Storia Delle Dottrine, 36(70), 5–13. https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/19949