Il Quirinale e la guerra del Golfo del 1990-1991: Francesco Cossiga, l’art. 11 della Costituzione e le prerogative del Presidente della Repubblica
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https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/16381Parole chiave:
Presidente della Repubblica Italiana, Articolo 11, Guerra del Golfo, Francesco Cossiga, Giulio AndreottiAbstract
Il saggio esamina la posizione del presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, in merito all'art. 11 della Costituzione in occasione della crisi del Golfo del 1990-1991. Cossiga considerò l'art. 11 il parametro giuridico fondamentale per valutare ogni attività a carattere bellico dell'Italia e ispirò le scelte del governo Andreotti a questo parametro. Fin dall'avvio della crisi, l'Italia partecipò all'esecuzione delle sanzioni economiche decise dal Consiglio di Sicurezza contro l'Iraq con una forza navale. Cossiga si oppose a un rafforzamento della missione militare italiana con truppe di terra, perché ciò era incompatibile con l'art. 11, e suggerì l'invio di una forza aeronautica di caccia-bombardieri Tornado come appoggio alla missione navale italiana. Il presidente della Repubblica, inoltre, negò la legittimità di utilizzare le forze armate italiane come ausilio alle operazioni statunitense nel quadro della solidarietà atlantica come era stato richiesto da Washington. A giudizio di Cossiga e di Andreotti, le sanzioni economiche e le operazioni militari contro l'Iraq andavano tutte gestite all'interno del sistema giuridico dell'ONU, che costituiva una delle poche eccezioni al ripudio della guerra iscritto nell'art. 11.
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