La profezia di Joseph de Maistre (1753-1821) secondo sir Isaiah Berlin (1909-1997)
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/16372Parole chiave:
Isaiah Berlin, Joseph de Maistre, Contro-illuminismo, Totalitarismo, Teologia politicaAbstract
Il saggio si propone di spiegare una ironia del destino dell’opera di Joseph de Maistre: l’interesse di Isaiah Berlin e ricostruisce questo interesse rispetto alle sue occasioni e alle sue ragioni. Rispetto alle occasioni, intende rintracciare nella sfilacciata opera di saggista di Berlin la presenza di Maistre e ricostruirne l’interpretazione complessiva; rispetto alle sue ragioni mette invece a fuoco l’interesse nei confronti del rapporto tra contro-illuminismo e totalitarismo. Infatti, è questo nesso che rende chiaro il ruolo di profeta ultramoderno che viene paradossalmente affidato al controrivoluzionario dagli interpreti novecenteschi. L’antropologia e la visione della storia del conte de Maistre illuminano il fenomeno del totalitarismo: Carl Schmitt lo invoca e ne incorpora la dottrina nella sua definizione della sovranità e Isaiah Berlin lo convoca per spiegare la passione umana per l’auto-sacrificio su cui (non solo) i totalitarismi si reggono. Eppure, la storia dell’ultimo secolo impedisce agli interpreti novecenteschi di comprendere fino in fondo la teologia politica di Maistre, di cui non rendono abbastanza conto le categorie di decisionismo (Schmitt) e irrazionalismo (Berlin).
Downloads
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2022 Melissa Giannetta
Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.