Don Chisciotte e il pubblico
Postfazione di Yuri Notturni: A proposito di Carl Schmitt lettore e interprete di Don Chisciotte
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/14314Parole chiave:
Schmitt, Ermeneutica, Cervantes, Chisciotte, RomanticismoAbstract
L'opera di Carl Schmitt che abbiamo l’onore di presentare in questa sede nella sua prima traduzione italiana è un breve saggio pubblicato da Carl Schmitt nella prima metà degli anni ’10 nella rivista tedesca Die Rheinlande ed intitolato Don Chisciotte e il pubblico (1912). Un succinto però allo stesso tempo denso lavoro di critica letteraria nel quale il futuro Kronjurist del Terzo Reich, in quegli anni ancora impegnato nel periodo di pratica forense, da prova ai lettori dei suoi vasti ed eterogenei interessi cercando di determinare quale sia la corretta interpretazione del celebre capolavoro di Miguel de Cervantes: il Don Chisciotte della Mancia. Un lavoro giovanile dunque, in cui Schmitt, come si cercherà di mettere in luce nell’introduzione che accompagna questa traduzione, offre una interpretazione del romanzo ed in particolare del suo protagonista incentrata sulla contrapposizione tra il piano della semplice lettura e quello della valorizzazione, applicando una metodologia simile a quella utilizzata nel coevo Legge e Giudizio (1912) e che per certi versi anticipa la critica al romanticismo che svilupperà solo alcuni anni più tardi in Romanticismo Politico (1919).
Downloads
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2021 Yuri Notturni
Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.