Il governo delle differenze: Daniel Bell, la Great Society e il «populismo borghese»

Autori

  • Michele Cento Università di Bologna

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/10215

Parole chiave:

Neoconservatorismo, Daniel Bell, Neoliberalismo, Great Society, Welfare State

Abstract

Il saggio punta a leggere nell’opera di Daniel Bell la parabola nascente del neoconservatorismo sullo sfondo della Great Society e della radicalizzazione del movimento afroamericano, la crisi del Welfare State e la rinnovata centralità del mercato nello scenario globale degli anni Settanta. L’obiettivo è quello di mettere in luce come il neoconservatorismo sia una politica dei limiti del liberalismo di fronte alla «continuità» della «tradizione culturale» della società: una tensione, per molti versi condivisa dal neoliberalismo in ascesa, a ristabilire l’ordine depositato nella “storia” del tessuto sociale e stratificato nei suoi rapporti di potere.

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Pubblicato

2019-12-23

Come citare

Cento, M. (2019). Il governo delle differenze: Daniel Bell, la Great Society e il «populismo borghese». Scienza & Politica. Per Una Storia Delle Dottrine, 31(61). https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/10215

Fascicolo

Sezione

Il neoconservatorismo americano: ascesa e declino di un’idea