Thomas Hobbes, potere e teologia

Autori

  • Agostino Lupoli Università di Milano

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/9616

Parole chiave:

Religione, Dio, First Mover, Culto, Profeta

Abstract

Data la natura eversiva ma ineliminabile della religione, è compito dello scienziato politico suggerire al sovrano come intervenire sulle sue due componenti (l’«errour of reasoning» concernente gli spiriti invisibili e la fiducia in uomini particolari) per dare a esse una forma inoffensiva per lo Stato. Hobbes propone, pertanto, una radicale riforma del culto che lo contenga nei limiti di quello che «la ragione naturale prescrive sia tributato dai deboli nei confronti dei potenti» e, conseguentemente, depurato di tutti i presunti aspetti soprannaturali, metafisici e misteriosi a esso sovrapposti dai teologi.

Downloads

Pubblicato

2019-07-01

Come citare

Lupoli, A. (2019). Thomas Hobbes, potere e teologia. Scienza & Politica. Per Una Storia Delle Dottrine, 31(60). https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/9616

Fascicolo

Sezione

Hobbes e il potere. Dalla fisica alla teologia, dalla teoria delle passioni alla politica