Etica ed estetica dell’abitare. Paesaggio globale e territori urbani

Autori

  • Raffaele Milani Università di Bologna

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/5845

Parole chiave:

Città, Paesaggio, Arte, Ambiance, Chora

Abstract

La città, risultato della storia, della cultura e della civiltà, si presenta a noi, a un primo impatto, come un’esaltazione dell’edificare in un gioco delle forme e dei volumi, o come una glorificazione dell’architettura; in un secondo momento viene percepita anche come un segno delle comunità e dell’appartenenza di cui le forme sono il riflesso. Si profila, a ben ragionare sul suo significato, dall’antichità alla modernità, un composito fare umano, il disegno straordinario dell’azione collettiva e dei singoli, l’effetto di un’arte dello spazio esteso. Esso interagisce con ciò che si chiama l’arte del paesaggio, perché propone elementi della cura, dell’immaginazione e della progettazione, i segni della fantasia e le creazioni della necessità. Allo stesso modo di un’attività dove l’uomo è creatore di coltivazioni, si può dire infatti che esista un’arte della città come prodotto delle comunità e dei singoli, degli architetti e degli artisti, dei progettisti e dei semplici lavoratori, dei cittadini e dei loro rappresentanti politici: risultato di uno sforzo ideale e civile, ma anche di un concreto, sfaccettato manifestarsi delle tecniche nello spazio, modellato anche, volta a volta, da quel certo gruppo sociale o dalle ideologie.

 

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Pubblicato

2015-12-22

Come citare

Milani, R. (2015). Etica ed estetica dell’abitare. Paesaggio globale e territori urbani. Scienza & Politica. Per Una Storia Delle Dottrine, 27(53). https://doi.org/10.6092/issn.1825-9618/5845

Fascicolo

Sezione

La città: spazi, tempi e soggetti nella transizione globale (a cura di Niccolò Cuppini)